Un soffio di speranza

Descrizione

“Un soffio di speranza” di Osvaldo Martani, è una silloge poetica che traccia già nel titolo l’intento più vero e profondo dell’autore. Il volo, desiderio innato, chimera dell’uomo antico che in questo sublime gesto, a lui non concesso da Madre Natura, riconosceva i propri limiti, rimane la massima aspirazione anche dell’uomo moderno, limitato, nonostante i progressi della scienza e della tecnica, come del poeta, creatura tanto sensibile e nobile.
Proprio nell’anima risiede il mistero più antico, lo “strumento “, arcano, d’infinita bellezza, che consente all’uomo di volare. La sintesi, espressa dal titolo, trova piena ed esaustiva espressione in quest’opera che rappresenta un ampio excursus della poetica di Osvaldo Martani. Le liriche, veri singulti dell’anima, traducono la forte “vis” emotiva dell’autore divenendo i suoi fedeli testimoni palpitanti di vita. I versi sono cadenzati secondo un preciso ritmo: il tempo del cuore.
E sono veri, autentici specchi in cui si riflettono le ansie e i tremori di un uomo del nostro tempo che non ha paura di se stesso né del mondo, pur soffrendolo. Un uomo fragile, timoroso, pieno di dubbi ma orgoglioso del suo essere fragile foglia in balìa del vento, capace però ancora di ascoltarsi e di rimanere fedele a se stesso. La poesia allora per Martani è come uno scrigno, invisibile e puro, nel quale è custodito il segreto della vita e del mondo. Al poeta è stata concessa l’intuizione della bellezza insita in questo mistero ed ecco che le liriche divengono richiami, appelli, grida, di dolore, di speranza. È come se la poesia, sola, riuscisse a cogliere le vere contraddizioni, i conflitti interiori, le incapacità dell’uomo di essere.
Un soffio di speranza diviene, ancora, un inno alla Bellezza, celebrata proprio dalla poesia, sua fedele e nobile ancella e tutrice, che si traduce innanzitutto in amore per la vita, non è mai fine a se stessa, e in ricerca e bisogno di Verità. Pulsioni, fremiti, passioni, idealità vivono e soffrono in queste liriche, ricche di umana e comprensibilissima tensione e anche di sapienza, di figure retoriche, di metafore, sinestesie, espressioni autentiche della nobiltà di un animo sempre teso alla conoscenza di sé come alla ricerca, da vero credente, dell’Assoluto.