Descrizione
Potrebbe apparire pleonastico e fin troppo referenziale, ecco perché nel far ciò, come al solito, cercherò di essere soggetto estraneo e disinteressato nel presentarvi, per la prima volta in italiano, con la Di Carlo Edizioni, il poeta Duilio Papi.
Spesso si sente dire che non tutti possono essere poeti: di fatto ciò rappresenta la convinzione degli uomini del mondo antico. Quindi chi è o che cos’è il poeta? La domanda sorge spontanea.
È forse un prescelto da Dio? Magari è un profeta? Oppure è un sacerdote? In effetti, questo storico binomio poeta/Dio non è un aspetto di cui dobbiamo ricordarci solo quando pensiamo a Virgilio o a Dante Alighieri, questo perché il poeta è sempre la voce di Dio, di un dio, o delle Muse, come sostengono di sé i poeti dell’età classica del mondo greco, che in maniera orgogliosa rivendicano la loro appartenenza e la propria condizione nei proemi delle loro opere immortali.
Pertanto non è sufficiente la semplice composizione di versi per rendere un uomo poeta, come non basta la semplice dichiarazione d’intenti. Il poeta è letteralmente in preda a un demiurgo platonico, come posseduto da un dio che decide di servirsene dopo avergli rubato l’anima, la voce e il senno.
Quindi, fintanto che l’uomo sarà padrone di se stesso rimarrà scrittore lucido e cosciente, e, pertanto, non potrà mai essere considerato un poeta, non potrà soprattutto agire come la pietra che Euripide chiamò Magnetide, la quale aveva l’inspiegabile capacità intrinseca di attrarre non solo gli anelli di ferro, ma di trasferire negli stessi la medesima capacità attrattiva fino a riuscire a formare una lunga catena di pezzi di ferro e di anelli che (di) pendono, gli uni dagli altri.
È proprio con questa figura metaforica che voglio descrivere ciò che il poeta Duilio (anello) a contatto con il Demiurgo (Magnetide), con le sue liriche (anelli e pezzi di ferro), è riucito a realizzare con “Pulsioni” il suo ultimo capolavoro poetico.
Con l’augurio che l’amico Duilio Papi possa ancora dilettare i suoi lettori con i suoi versi “magnetici” a lui va la mia esortazione sincera affinché continui a farlo ad libitum.
Il Direttore Antonello Di Carlo
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.