La trilogia delle rose

Sono certo che la “Trilogia delle rose”, per il lettore “affamato ed esigente”, sarà un qualcosa di meraviglioso da degustarsi lentamente e con ragionata parsimonia.

Ma questo non è il classico libro da “salotto buono”, al contrario, è quello che dovrebbe essere dato in mano ai ragazzi mentre hanno ancora le mani coperte di Nutella, quindi andrebbe letto ad alta voce nelle riunioni di famiglia, goduto fino alla consunzione e, soprattutto, dovrebbe essere presente in ogni biblioteca scolastica.

L’autrice, Maria Tedeschi, è una vulcanica insegnante di lingue e, con questa trilogia, è riuscita ad amalgamare profumi, folclore e tutte le sfumature più melodiche e fascinose della tradizione partenopea, realizzando di fatto un esperimento letterario nuovo, fresco e originale, il cui futuro sembra già scritto. Sono veramente lieto di presentarvi la “Trilogia delle Rose” e di consigliare a tutti la lettura dello stesso, proprio perché si tratta di un prodotto dell’editoria e, prima ancora, di un raffinato intelletto, che “strega”, ammalia, ipnotizza… I protagonisti sono anche oggetti e cose, come una caffettiera napoletana e naturalmente le tre rose, che prendono vita e portano “il testimone di bellezza e di speranza”. Si legge bene su carta e su e-book, anche prima di addormentarsi, in spiaggia o nella sala d’attesa del dentista.

Vi assicuro che resterete piacevolmente colpiti da questi tre racconti a cui ho tributato con gioia e onore tre miei componimenti poetici, a corredo dell’impeccabile architettura narrativa, in cui si incarna al meglio lo spirito e il folclore di un popolo, per meglio intenderci quello che tra il neoclassicismo e il romanticismo tedesco, era appositamente conosciuto con il nome di “Volksgeist”.

I capitoli sono ben scanditi e ordinati, quindi “navigabili” e fascinosi. Mi ricordano tanto i racconti contenuti nell’opera “Mille e una notte”, veloci da leggere eppure profondi, soprattutto per la capacità intrinseca di trascinare il lettore verso una “humus culturale” ben contestualizzato dall’autrice Maria Tedeschi.

Null’altro da aggiungere e da anticipare, se non i miei più sinceri auguri e complimenti a una scrittrice che ha saputo riportare colori e fragranze nuove in un mondo grigio e arrugginito. Ogni colore delle rose ha un suo particolare e specifico significato: la rosa rossa simboleggia la passione e l’amore, quella bianca rappresenta l’amore puro e spirituale, la rosa indica gratitudine e amicizia, la rosa gialla accesa è il simbolo della gelosia, quella blu rappresenta il mistero e la saggezza, infine la nera è simbolo di morte e di amore negato. Quando siete in preda al pessimismo guardate una rosa o, meglio ancora, leggete la “Trilogia delle rose” . Scommetto che della vita, delle persone e del mondo, come d’incanto, scoprirete il loro lato pastello e più profumato.

Antonello Di Carlo